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Stava, 19 luglio 1985

di Luisa Pachera
(edizioni osiride)

F.to 15x24 cm - 64 pagine
ISBN 978-88-7498-138-0
Euro 15,00



Un testo teatrale più volte rappresentato, scritto per non dimenticare.

Alle ore 12.22 minuti del 19 luglio del 1985 gli argini dei bacini di decantazione
mineraria posti appena sopra le case di Stava in Trentino, crollano, prima cede
quello superiore, poi quello inferiore ed è l’inferno. La colata di fango è composta
da 180.000 metri cubi di acqua e limo e da 40-50.000 metri cubi di materiale
raccolto lungo il percorso, terra, sassi, alberi, pezzi di case, fontane, automobili,
panchine... Scende e spazza la valle a una velocità di 90 chilometri l’ora, sbriciola
8 ponti, 53 case d’abitazione, 4 alberghi e 6 capannoni. Arriva ai ponti di Tesero
in 2 minuti e 49 secondi, li supera con ferocia e finalmente si smorza nell’Avisio.
Lascia alle sue spalle 268 morti.


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